logo
didattica ricerca eventi
Papyrotheke
chairein
papirologia digitale
papiri a Parma Isabella Andorlini Giuseppe Botti

"Il sogno della copia"
Aspetti e problemi delle copie nel Mediterraneo antico e delle loro rappresentazioni editoriali moderne

 

Conferenze di ricerca trilaterali

Villa Vigoni - Centro italo-tedesco per il dialogo europeo - 2023/2024

 

"Il sogno della copia": Aspetti e problemi delle copie nel Mediterraneo antico e delle loro rappresentazioni editoriali moderne

La copiatura è fondamentale per la trasmissione di un testo, oggi come nell'antichità, e capirne i meccanismi risulta importante per la storia culturale dell’umanità. Raramente si analizzano nel concreto le singole copie, trascurandole per una ricostruzione filologica dell’originale, portando a risultati parziali e insufficienti. Il progetto esplorerà sia la materialità dei singoli esemplari, sia le nuove potenzialità della loro rappresentazione editoriale moderna, su carta e sul web.

„Der Traum der Kopie“: Aspekte und Probleme bei dem Abschreiben im alten Mittelmeerraum und bei der modernen Herausgabe einer Kopie.

Das Abschreiben ist, heute wie in der Antike, für die Übermittlung eines Textes grundlegend und das Verständnis seines Verfahrens ist für die Kulturgeschichte der Menschheit wichtig. Selten werden die einzelnen Abschriften untersucht, die zugunsten einer philologischen Rekonstruktion des Originals vernachlässigt werden. Das führt zu partiellen Ergebnissen. Das Projekt erforscht die Materialität jedes Exemplars und die neuen Möglichkeiten seiner Herausgabe auf gedruckten und in Web Ressourcen.

« Le rêve de la copie » : Aspects et problèmes des copies dans la Méditerranée ancienne et leurs représentations dans les éditions modernes.

Copier, c'est fondamental pour transmettre un texte, aujourd'hui comme dans l'Antiquité, et la compréhension de ses mécanismes est importante pour l'histoire culturelle de l'humanité. Les différentes copies sont rarement analysées, négligées pour une reconstruction philologique de l'original, menant à des résultats partiels et insuffisants. Le projet explorera la matérialité de chaque exemplaire et les nouvelles potentialités de leur représentation éditoriale moderne, sur papier et sur le web.

Descrizione generale del progetto

Il fenomeno della copia è fondamentale per la trasmissione materiale di un testo/messaggio. La mentalità moderna associa al concetto di “copia” i meccanismi (positivi) di archiviazione, conservazione, diffusione (ad esempio, le copie di un documento e di una ricevuta, o le copie di libri e giornali) e quelli (negativi) di falso e di frode (ad esempio, le copie non autorizzate o contraffatte); le tecnologie informatiche ne hanno indubbiamente esteso le potenzialità e i pericoli. Una generalizzata svalutazione del concetto di “copia” (che può essere parziale, imperfetta, scadente) ne svilisce il valore intrinseco e porta a considerare l’“originale” come l’unica versione meritevole di considerazione (si consideri ad esempio il valore legalmente vincolante della “copia conforme”).
Questo non ha lasciato spazio ad una lucida riflessione sul ruolo della copia nell'antichità, quando le civiltà hanno affrontato per la prima volta i termini della questione ed hanno elaborato strategie cognitive complesse per risolverli. Lo studio delle dinamiche e delle fenomenologie antiche della “copia” risulta dunque importante per riflettere su una tematica che non è solo scientificamente rilevante, ma anche profondamente attuale.
Un terreno particolarmente fertile per sviluppare considerazioni sul tema è quello del Paese che ci ha trasmesso la più grande massa di documenti antichi, grazie a peculiarità storico-geografiche particolarmente favorevoli alla preservazione di supporti scrittori anche fragili e deperibili: l'Egitto. Qui, una civiltà millenaria e via via sempre più permeata di elementi culturali altri (persiani, greci, romani, arabi) ha prodotto ingenti quantità di documentazione scritta, conservata anche sui fragili papiri grazie al clima caldo e secco della maggior parte del territorio.
Nei complessi meccanismi culturali dell’antico Egitto, le copie rispondevano a finalità che potevano variare a seconda della tipologia di testo: comunicazione di un messaggio a distanza per ordini e provvedimenti ufficiali; archiviazione conservativa di documenti pubblici e privati; testimonianza della legittimità di una rivendicazione giuridica di fronte ad autorità e tribunali; fruizione diffusa e trasmissione ai posteri di opere letterarie e paraletterarie; esercitazione ed educazione alla scrittura; riproposizione magica di atti ritualmente significativi. Un'analisi sommaria rivela che la riproduzione di un testo mirava in genere alla salvaguardia ed alla trasmissione del suo contenuto, slegandola dall'ubicazione o dallo stato di conservazione del primo esemplare prodotto. Per fare due esempi relativi alla realtà egiziana, i decreti regali dovevano essere esposti su stele in pietra in versioni pressoché identiche visibili nei diversi templi sparsi sul territorio; i papiri invece, potevano essere soggetti a danni, smarrimenti, furti, alterazioni o reimpieghi.
Sebbene gli studiosi affrontino da tempo la questione delle copie, descrivendo il loro aspetto e le loro dinamiche, e affrontandole dal punto di vista filologico per la ricostruzione (appunto) dell’originale, manca ancora una prospettiva attenta alla materialità del singolo esemplare: le caratteristiche intrinseche dell’oggetto in quanto copia, i suoi rapporti semantici e fenomenologici rispetto all’originale e ad eventuali altre copie del medesimo oggetto; i caratteri che ne fanno l’esito materiale di uno specifico e preciso processo cognitivo.
Le suddette riflessioni possono essere declinate, oltre che dalla visuale più tradizionale degli studi testuali, sul versante delle risorse offerte allo studio dalle tecnologie digitali, che oggi, confrontandoci con contesti mutevoli come quello di una pandemia, la quale impedisce le più basilari possibilità di accesso ai reperti, alle fonti ed agli studi originali, risultano vieppiù indispensabili nell’ambito accademico. La presenza imperante di dispositivi digitali, la loro connessione globale e la crescente diffusione di linguaggi informatici e di piattaforme utilizzabili facilmente anche da parte di personale non tecnico forniscono un substrato non solo necessario, ma anche ormai indispensabile. L'edizione digitale sistematica dei documenti antichi permetterebbe di renderne perenne la conservazione e largamente accessibile il contenuto, slegandoli dalle vicissitudini temporali degli esemplari fisici. Basti pensare ai papiri smarriti o danneggiati a Berlino durante il secondo conflitto mondiale, oppure ai monumenti deliberatamente distrutti in Iraq e Siria in anni più recenti, di cui solo sporadicamente si conservano fotografie o facsimili. In caso di disgrazie, nonostante il vuoto lasciato dal loro valore intrinseco, per lo meno il loro contributo alla comprensione della storia umana non andrebbe perduto per sempre. Inoltre, la loro disponibilità in rete agevolerebbe il lavoro degli studiosi su scala globale, indipendentemente dal luogo in cui si trovino (non solo loro, ma anche i testi cartacei ed i documenti originali), e offrendo una rete di strumenti di analisi e di ricerca infinitamente più complessa e più efficiente della sola consultazione di materiale cartaceo (si pensi alla possibilità di effettuare i più disparati tipi di ricerche quantitative di testi e di dati su cataloghi digitali e database). Di riflesso, la dematerializzazione dei reperti, supportata dalla divulgazione e dalla diffusione degli studi che li riguardano, li renderebbe maggiormente fruibili ad una vasta platea, che moltiplicherebbe le occasioni di consumo di prodotti culturali.
In questo panorama variegato e in continua trasformazione, anche la “copia” può diventare oggetto autonomo di riflessione teorica e di (rap)presentazione editoriale, sviluppando nuove strategie di studio e di ricerca su un fenomeno centrale dell’antichità come di oggi. Solitamente, infatti, nelle edizioni critiche cartacee “tradizionali”, i documenti in molteplice copia vengono collazionati in modo da ricostruire il testo originale e ben poca attenzione è prestata alla singola copia in quanto oggetto autonomo. Purtroppo tutte le potenzialità delle edizioni digitali non sono ancora sfruttate a pieno, e molti progetti si soffermano ancora su una codifica basilare, riflesso della versione cartacea. Gli aspetti teorico-metodologici dello studio delle copie antiche e dell’edizione digitale confluiranno nella definizione di una possibile rappresentazione innovativa dei testi in più copie.
Nella frase da cui è ricavato il titolo degli incontri, Alfonso Iacono ci ricorda che “Il sogno di una copia è sì quello di prendere il posto dell’originale, ma trovando nello stesso tempo la propria differenza e la propria autonomia” (Il sogno di una copia. Del Doppio, del dubbio, della malinconia, Milano 2016, 16): scopo del progetto sarà proprio quello di esplorare possibili realizzazioni di questo “sogno”.

Metodologia

Sebbene l’area di interesse copra l’intero Mediterraneo antico, per l'analisi delle copie l'Egitto costituisce un caso di studio particolarmente interessante: soggetto a diverse dominazioni straniere nel corso della sua storia millenaria, ha di conseguenza assistito all'imposizione ed alla sovrapposizione di varie tradizioni socio-culturali ed inoltre preservato documenti in varie lingue, dall'egiziano antico nelle sue differenti scritture (geroglifico, ieratico, demotico e copto) all'aramaico, al greco, al latino, al pehlevi e all'arabo. Per questo la quasi totalità degli interventi si baserà su testimonianze scritte di provenienza egiziana, non disdegnando però apporti da altre discipline (la filologia classica, l’epigrafia dell’Asia Minore) che aiutino ad affrontare il tema dalla più ampia angolazione possibile.
Dal punto di vista metodologico, il progetto richiederà a specialisti di presentare le modalità di produzione di copie per differenti generi testuali, concentrandosi in particolar modo sugli ambiti linguistici più “tradizionali” per egittologia e papirologia (egiziano, greco, latino, copto). Dal punto di vista linguistico, formale e materiale, si cercherà di segnalare i tratti distintivi che permettano di riconoscere una copia come tale e di valutare il suo rapporto con l’originale, soprattutto nei casi in cui esso risulti perduto. D'altro canto, si esamineranno i contesti in cui non è possibile parlare di copie ed originali, ma semplicemente di varianti di uno stesso testo. In ogni caso, verranno scandagliate le ragioni soggiacenti all'esecuzione delle copie, le strategie adottate e, dove possibile, l'effettiva corrispondenza alle finalità prefissate.
Per quanto riguarda le sfide imposte dalla rappresentazione editoriale – tradizionale e digitale – dei documenti antichi, gli stessi studiosi saranno invitati a presentare casi di studio specifici e soluzioni adottate nei rispettivi progetti di ricerca. L'obiettivo è di individuare chiaramente le problematiche che hanno deciso di affrontare, di illustrare le pratiche scelte o possibili, sia nelle presentazioni editoriali classiche, sia nella codifica in basi di dati, e di distinguere gli elementi che possono essere peculiari al proprio ambito di ricerca (lingua, tipologia documentaria, supporto) da quelli che hanno le potenzialità per un'adozione a livello interdisciplinare.

Risultati attesi

Indagando le ragioni più profonde della creazione di una copia nell’Antichità mediterranea, si arriveranno a delineare parallelismi e divergenze fra testi in lingue e di provenienze diverse, fornendo una prospettiva privilegiata sui possibili elementi di continuità e di rottura sul piano diacronico.
Sul piano editoriale, il confronto tra i diversi approcci progettuali aiuterà ad acquisire una prospettiva comune nelle pratiche e nei modelli adottati ed eventualmente un impegno ad utilizzare linee guida, programmi e piattaforme interoperabili, valutando anche le possibili alternative per applicare un controllo di qualità efficace sull'inserimento e sulla modifica dei contenuti.
In questo campo, la papirologia greca si mostra più attrezzata rispetto all'egittologia, grazie all'esistenza della piattaforma editoriale sul sito papyri.info, in cui è possibile codificare digitalmente i testi dei papiri e poi ricercarli con diversi gradi di complessità attraverso il suo motore di ricerca. Ciononostante, il suo interesse verte essenzialmente sul testo così come trasmesso dai singoli documenti, avendo come base di riferimento le edizioni cartacee e lasciando poco o nessuno spazio alla marcatura semantica o descrittiva dei singoli termini, alla codifica della materialità dell'oggetto, all'annotazione e al commento sul contenuto. La conferenza trilaterale offrirà l'occasione di elaborare integrazioni alla maschera di codifica comunemente adottata da papyri.info, da sottoporre al resto della comunità papirologica. Si avrà inoltre l’opportunità di riflettere su modalità concrete editoriali e sulla possibile compatibilità tra le diverse realtà (egiziano, greco, latino e copto).
Al tempo stesso, la presenza di rappresentanti di progetti emergenti in ambito egittologico permetterà di valutare la fattibilità della traslazione delle soluzioni dimostratesi efficaci per la papirologia greca in un diverso sistema di scrittura. Innanzitutto, la discussione permetterà d'individuare gli elementi su cui insistere per ottenere l'integrazione nello standard Unicode di tutti i segni necessari alla traslitterazione, passaggio imprescindibile per la corretta visualizzazione dei testi egiziani su ogni supporto informatico. In seguito, verranno analizzate opzioni e vantaggi sull'inserimento aggiuntivo di una trascrizione in segni geroglifici, ove consentita.
Ad ogni modo, il confronto e lo scambio avranno come obiettivo la costituzione di una solida e fruttuosa rete di cooperazione interdisciplinare fra egittologi e papirologi. Inoltre, la specifica cooperazione trilaterale si avvantaggerà metodologicamente dal confronto fra i diversi aspetti delle tre scuole: l'approccio francese, specificamente rivolto ai testi egiziani, insiste sia sulla marcatura semantica, sia sull'identificazione prosopografica e topografica dei termini. L’approccio tedesco è specificamente rivolto alla materialità dei testi documentari preservati e copiati su diversi supporti (papiri, ostraka e pietra), arricchito dall’esame filologico del riuso di materiale letterario nella trasmissione di alcuni versi della commedia greca. L’approccio italiano è duplice: da un lato insiste sulla paleografia del documento, dall’altro sullo studio materiale e formale dei papiri paraletterari, che presentano problematiche editoriali che fanno da ponte fra testi documentari e letterari.

Ci si aspetta di pervenire ad una generale riflessione teorica sul concetto di copia e metodologica sull’edizione delle copie, nonché all’elaborazione di modelli editoriali e di codifica condivisi, che saranno resi accessibili alla comunità scientifica attraverso caricamento sul sito GitHub e pubblicizzazione sulla lista di diffusione MARKUP, nonché sulle liste di diffusione internazionali PapyList (per la papirologia) ed EEFDigest (per l'egittologia). Si auspica anche di contribuire al miglioramento dello schema di codifica di importanti basi di dati internazionali come papyri.info. Uno o due volume/i miscellaneo/i raccoglierà/anno le osservazioni emerse nel corso degli incontri, per offrire riscontro anche concreto delle riflessioni.

Team italiano

coordinatore: Nicola Reggiani (Assegnista di ricerca in Papirologia, Università di Udine / Cultore della materia in Papirologia, Università di Parma)

Luca De Curtis (Dottore di ricerca in Paleografia, "Sapienza" Università di Roma)

Giulio Iovine (Ricercatore di Papirologia, Università di Bologna)

Elena Urzì (Assegnista di ricerca in Papirologia, Università di Parma)

Team tedesco

coordinatrice: Giuditta Mirizio (Akademische Mitarbeiterin, Institut für Papyrologie, Universität Heidelberg)

Andrea Bernini (Akademischer Mitarbeiter, Institut für Papyrologie, Universität Heidelberg)

Virginia Mastellari (Assistentin (Gräzistik), Seminar für Klassische Philologie, Universität Freiburg)

Anna Sitz (Akademische Mitarbeiterin, Seminar für Alte Geschichte und Epigraphik, Universität Heidelberg)

Team francese

coordinatore: Andréas Stauder (Directeur d'études à l'École Pratique des Hautes Études de Paris - PSL, UMR 8546 AOrOc)

Serge Rosmorduc (Maître de conférences au Conservatoire National des Arts et Métiers de Paris, EA 4629 CÉdRIC)

Nicolas Souchon (Doctorant à l'École Pratique des Hautes Études de Paris - PSL, UMR 8546 AOrOc)

Lorenzo Uggetti (Docteur, UMR 8546 AOrOc - Archéologie et Philologie d'Orient et d'Occident – CNRS et PSL - Université Paris Sciences Lettres)

Il sogno della copia - I

Villa Mylius-Vigoni, Laveno di Menaggio (CO), 31 gennaio - 1 febbraio 2023

31 gennaio

9:00 Apertura dei lavori
Sessione I: Le copie nei testi letterari (chair: Lorenzo Uggetti)
9:30 Andréas STAUDER - Variation manuscrite dans les textes littéraires égyptiens du Moyen Empire attestés en plusieurs copies
10:00 Serge ROSMORDUC - La question des copies pour les textes du Nouvel Empire
10:30 pausa
11:00 Elena URZI' - Originale e copia delle ricette parallele nei papiri medici egiziani
11:30 Virginia MASTELLARI - Cop(p)ie comiche. Il riuso di versi nella commedia greca per una panoramica dei luoghi comuni
12:00 discussione
13:00 pausa
Sessione II: Le copie nei papiri documentari (chair: Nicola Reggiani)
15:00 Lorenzo UGGETTI - En bonne et due forme ? Écrits doubles et copies d’actes juridiques en démotique
15:30 Giuditta MIRIZIO - „Eine Abschrift ist beigefügt“. Die Authentizität der Kopie in der offiziellen Korrespondenz aus ptolemäischen Ägypten
16:00 pausa
16:30 Luca DE CURTIS - La pratica della copia delle lettere festali nel patriarcato di Alessandria
17:00 Giulio IOVINE - Lo scriba impreparato. Copie di documenti latini nelle cancellerie dell'Egitto tardoantico
17:30 discussione

1 febbraio

Sessione III: Le copie in altri testi e in altri contesti (chair: Giuditta Mirizio)
9:30 Anna SITZ - Von Dokumenten zur Inschrift: Das Abschreiben der offiziellen Korrespondenz auf Stein in Kleinasien
10:00 Nicolas SOUCHON - Intertextualité et intericonicité dans les statues-cubes égyptiennes
10:30 pausa
11:00 Andrea BERNINI - Abschriften von amtlichen Mitteilungen auf Ostraka: Botschaften schicken und verzeichnen in den praesidia der Ostwüste
11:30 Nicola REGGIANI - Originale e copia nei papiri medici greci: il caso dei referti dei medici pubblici
12:00 discussione
13:00 pausa
14:30 Visita guidata alla villa e al parco storico
15:00 Tavola rotonda finale

Il sogno della copia - II

Villa Mylius-Vigoni, Laveno di Menaggio (CO), TBA